Wagner: L’Olandese volante

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L’olandese volante (in tedescoDer fliegende Holländer) è un’opera di Richard Wagner nota anche con il titolo Il vascello fantasma. Wagner la scrisse inizialmente come atto unico, in contrasto con la tradizione. Oggi viene però eseguita generalmente in tre atti. Il tema centrale è (come in altre opere) l’amore incondizionato come strumento per il raggiungimento della redenzione.
Wagner diresse la prima alla Semperoper di Dresda il 2 gennaio1843. Nella carriera del compositore, questo lavoro segna la prima drastica presa di distanza dall’opera convenzionale. Le forme chiuse sono quasi abolite: la melodia procede senza interruzioni, e in essa compaiono i primi leitmotiv, melodie associate a personaggi, oggetti o concetti astratti. I leitmotivsono tutti introdotti nell’ouverture.
La storia è ripresa dalla leggenda folcloristica dell’olandese volante, che narra di un capitano condannato a navigare fino al giorno del giudizio. Wagner sostiene in Mein Leben che l’ispirazione sia stata in parte autobiografica, in seguito ad un viaggio toccato dalla tempesta eseguito tra il luglio e l’agosto 1839.

Trama
L’opera si svolge su una costa norvegese.
 Atto I
Tornando verso casa con la sua nave, Dalando, un navigatore norvegese, si trova ad affrontare una tempesta che lo costringe a cercare rifugio a riva. Lascia quindi di guardia una sentinella e va a dormire con i marinai. La sentinella però si addormenta, quando compare un vascello fantasma, nero e dalle vele rosse, da cui scende a terra un uomo pallido vestito di nero. L’uomo si lamenta del suo destino: avendo maledetto Dio a causa delle difficoltà riscontrate nel superare il Capo di Buona Speranza durante una tempesta, è costretto a navigare per sempre senza meta. Un angelo gli annunciò i termini della sua redenzione: ogni sette anni, una tempesta lo porterà a riva, e solo se troverà una moglie che gli sarà fedele per l’eternità potrà abbandonare il suo triste destino. Daland lo incontra. Il fantasma gli offre dei tesori, e quando viene a sapere che Daland ha una figlia nubile ne chiede la mano. Daland acconsente tentato dagli ori. Entrambe le navi ripartono.
 Atto II
Delle ragazze cantano nella casa di Daland. Senta guarda sognante il quadro dell’Olandese volante, che vuole salvare. Contro la volontà della nutrice, canta la storia dell’Olandese, di come Satana lo udì giurare e lo portò nel suo mondo, e dichiara in modo passionale la sua intenzione di salvarlo. Erik arriva e la sente; le ragazze se ne vanno, ed il cacciatore che ama la ragazza la rimprovera, raccontandole il suo sogno, in cui Daland ritorna con uno straniero misterioso che la porta via con sé nel mare. Lei ne è felice, ed Erik se ne va sconsolato.
Daland arriva con lo straniero; lui e Senta si guardano in silenzio. La figlia quasi non nota il padre, neppure quando le annuncia le intenzioni dell’Olandese. Senta giura in un duetto di essergli fedele fino alla morte.
. Atto III
In tarda serata, i marinai di Daland invitano gli uomini dell’Olandese ad aggregarsi alla festa, ma invano. Delle forme spettrali appaiono sulla nave dell’Olandese, e gli uomini scappano impauriti. Senta arriva, seguita da Erik che la rimprovera. Quando lo straniero sente queste parole, è preso dalla paura che lei possa non essergli fedele. Racconta a Senta, suo padre e i marinai di essere l’Olandese volante. Quando salpa con la nave, Senta si tuffa, e muore annegata. Questo salva l’Olandese, che sale con Senta in paradiso.

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